Non mancate alla mostra FILI DI TERRA in programma per…
Quest’opera nel 2009 è stata scelta e inserita nella copertina del Notiziario FEDERMANAGER SICILIA OCCIDENTALE
Nel 2005, la mia ART-CRITIC CURATOR, scrive una critica poetica ispirata dal mio CuciDipinto Paesaggio Marino.
Una barca salpa verso il mare aperto,
e solca onde sempre più alte
verso un orizzonte fuori prospettiva.
Il futuro non si avvista ancora
dalla fiera prua della barca rossa,
che innalza audace la sua vela aranciosole
al vento di passione della vita.
Una nube si aggroviglia sopra la barca
verso un cielo sempre più grigio,
oracolo d’imminenti tempeste.
Il biancore del faro e la luce serena del porto
sono ora alle spalle,
mentre la ricchezza dei colori della terra
si racchiude nello scrigno patchwork della montagna,
grembo di tesori inestimabili.
Il sole tramonta quasi, dietro la montagna,
spegnendo il giallorosso fulgore
in un lento saluto al viaggio avventuroso della barca,
verso Occidente.
Pesci policromi guizzano
nel blunotte delle profondità marine
verso direzioni opposte.
Il pesce dalle pinne lunghe
gonfia il petto rosso verso il mare aperto,
mentre il pesce dalla lunga cresta
conserva pacifico la direzione di casa.
Tra mare e cielo simmetrie cromatiche stratiformi
ascendono e digradano
su scale di blu, azzurro e celeste,
come echi di mondi superiori
ai confini col trascendente.
Mete sconosciute verranno imprevedibili
di là dell’immensità dell’Oceano,
dove le conchiglie intessute
sotto la rete paglierina dell’acqua,
archeologie di una pulsante bellezza ancestrale,
potranno finalmente schiudersi e fiorire in perle.
Angela Di Blasi compone col filo multicolor
di un incantato infantilismo visionario
il suo incantevole Paesaggio Marino,
racconto surreale e appassionato
dei suoi esplosivi e fulgidi cromatismi interiori.
Dagli abissi del suo spirito creativo
ai suoi occhi una visione emerge,
e indomita nel suo petto scalpita,
chiedendo d’esser materia.
Le sue mani
intessono il mondo
con pulsanti frammenti di vita
custoditi in scatole di memoria,
che ritornano ad esistere ora
nell’estasi materica della sua opera.
Barche di corteccia nel tessuto marino,
alberi di rafia piantati nella iuta,
fari e torrioni in incastri di stoffa,
lana in grovigli di campi fioriti,
simboli semplici di un’anima ardente.
Nel linguaggio sensuale dell’arte di Angela Di Blasi,
in un tempo fuori dal tempo,
il mondo ritrova
la sua poesia perduta.
Critica Poetica di
Germana Riccioli