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Nel 2018 nasce Vergogna ritrovata è un’opera realizzata per una mostra a Palazzo delle Aquile di Palermo. Realizzata con tessuti e carta su cartoncino cuciti a macchina.

Ispirata al tema della vergogna: “Viviamo in mondo dove la gente non ha più vergogna… riappropriamoci di questa emozione attraverso il coraggio di essere veri.

La finta gloria ci distrugge, ci dissolve.” Angela Di Blasi

Si è svolta dal 28 settembre al 10 ottobre nel bellissimo atrio di Palazzo delle Aquile a Palermo.

Il palazzo, sede del municipio, si trova in piazza Pretoria – al secolo piazza Vergogna, per via della grande fontana in essa ubicata, corredata da moltissime sculture in marmo raffiguranti personaggi mitologici e storici, perlopiù ignudi.

Da qui deriva il nome della mostra Vergogna Ritrovata, ma anche da un concetto esteso alla società contemporanea, in cui provare vergogna per una malefatta è oggi cosa assai rara, soprattutto nelle sedi dove si esercita il potere.

A questo proposito, scrive Massimo Basso, ideatore (insieme a Luisa La Colla) di questa mostra:
Quando giudichiamo un comportamento reiterato moralmente riprovevole,
usiamo talvolta esclamare in modo sottrattivo, “non ha più vergogna!”
La vergogna, dalla sua etimologia, l’esposizione in pubblico,
era considerata come un sentimento atto a contenere i comportamenti
inadatti al buon equilibrio della comunità.

Oggi l’esposizione non la si teme più, anzi diventa un atto di valore
mostrare la propria trasgressione che in fondo rispecchia i desideri nascosti
di ciascuno di noi.
L’evento artistico può contribuire ad una coscienza collettiva di
condivisione nell’età della tecnica, alla riconquista delle qualità umane
negate alla macchina, riscatta l’uomo dalla “vergogna prometeica” e
possiede il potere di riportare l’uomo alla sua dimensione relazionale con
gli altri uomini proprio attraverso l’esposizione-senza-vergogna
dell’interiorità illuminata dell’artista.

Alla mostra Vergogna Ritrovata hanno aderito: Graziano Cecchini (alias Rosso Trevi), Momò Calascibetta oggi in tour con la sua mostra “Cenere”, la CuciArtista Angela Di Blasi, la coreana A Ri Kwak, Salvo Rivolo con una sperimentazione sul riuso , Antonio La Colla, Domenico Cocchiara e Giuseppe La Parola con opere legata all’accoglienza, Massimo Basso con installazioni meccaniche ed elaborazioni grafiche,  Alberto Criscione con il suo Minotauro.

 

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